Come vi ho già svelato in qualche puntata fa, soffro di dipendenza da Netflix, le serie tv mi hanno sempre appassionata, già quando era necessario farsi trovare alle ore 21:00 puntuali davanti alla tv e attendere la pubblicità per scappare in bagno o in cucina a prendere le patatine. Immaginate quanto possa essersi aggravata la mia dipendenza da quando quei geni di Reed Hastings e Marc Randolph hanno ben pensato d’ inventare Netflix. Non posso vivere senza almeno una puntata quotidiana. Per essere proprio sincera alla mia dipendenza da telefilm, si aggiunge la mia personalissima mania di scegliere le serie TV del momento in base al contesto temporale/climatico/culturale che sto vivendo: una leggera complicazione.
Devo dire che Netflix sembra venire incontro a questa mia particolarissime esigenza. Essendo primavera desideravo qualcosa che parlasse d’amore ma non troppo, qualcosa che fosse sicuramente leggero ma con la capacità di suscitarmi abbastanza curiosità e con qualche ben assestato colpo di scena.
Neanche a dirlo, è uscita la seconda stagione di LOVE.
La serie tv statunitense ideata da da Judd Apatow, Paul Rust e Lesley Arfin, mi aveva già colpita alla prima stagione e la stavo attendendo con grande fervore.
Per chi non lo sapesse LOVE parla, come fa intendere il titolo stesso, di una storia d’amore tra una ragazza molto ribelle dipendente da psicofarmaci e altrE poco raccomandabili sostanze e un ragazzo sfigato, bruttino ma dolce e accomodante. Di certo la trama non è delle più originali, ma il modo di raccontare la relazione tra i due simpatici, ma spesso irritanti protagonisti, è sicuramente molto sincero, credibile e soprattutto molto ironico.
Dal mio punto di vista è una serie tv che ha suscitato molto successo proprio per l’onestà e la coerenza narrativa, oltre al risvolto umoristico mai sfacciato, a volte persino un po’ volgare ma sempre molto spontaneo e delicato che la caratterizza.
Ho apprezzato poi molto l’interpretazione dei due attori principali, che sono riusciti davvero ad impersonare i due protagonisti, Mickey e Guy, in modo davvero magistrale.